Organizzare eventi sostenibili è diventato oggi un obiettivo costante per molte aziende. Tuttavia, puntare alla sostenibilità senza una pianificazione concreta può portare a errori costosi, rischiando di cadere nel greenwashing. Analizziamo i 5 errori più frequenti nell’organizzazione di eventi eco-responsabili e forniamo soluzioni pratiche per evitarli, seguendo standard internazionali e pratiche consolidate di CSR.
Ignorare il calcolo delle emissioni e la compensazione
Uno degli errori più diffusi è non effettuare un calcolo dettagliato delle emissioni di CO₂ prodotto dagli eventi aziendali, né prevedere una compensazione tramite crediti di carbonio certificati. Dalla logistica ai materiali, dai trasporti al catering: ogni attività genera impatti ambientali che vanno misurati e neutralizzati in modo chiaro e adeguato. Un evento è realmente “green” solo se le emissioni sono compensate in modo trasparente.
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Ignorare la certificazione ISO 20121
Molte aziende definiscono eco-responsabili le loro iniziative, ma pochissime ottengono la certificazione ISO 20121, lo standard internazionale per la gestione sostenibile degli eventi. Questa certificazione garantisce che l’intero processo – dalla pianificazione alla realizzazione – sia strutturato per minimizzare gli impatti ambientali, sociali ed economici.
Oltre ad aumentare la credibilità dell’evento, ISO 20121 aiuta a costruire un sistema di miglioramento continuo e gestione dei rischi. Senza questa struttura, le iniziative green rischiano di essere incoerenti o poco efficaci.
Non integrare la sostenibilità nella strategia CSR
Un altro errore comune è quello di isolare la sostenibilità come un aspetto marginale dall’attività aziendale. Un evento sostenibile deve invece rientrare nella strategia CSR (Responsabilità Sociale d’Impresa) e nei valori dell’azienda. È inoltre importante che questo impegno sia coerente e visibile in tutte le attività produttive.
Una consulenza CSR può aiutare a definire obiettivi chiari e a integrarli nel percorso ESG dell’azienda, dove ESG sta per Environmental, Social and Governance (Ambiente, Sociale e Governance) e si riferisce ai parametri adottati per valutare l’impatto delle aziende al di là della performance economica. Coinvolgere fin da subito fornitori, stakeholder e pubblico rafforza l’efficacia dell’approccio e ne aumenta la trasparenza.
Saltare la fase di auditing e analisi post-evento
Senza un audit ambientale dopo un evento è impossibile sapere se gli obiettivi sono stati raggiunti o dove si può migliorare. Il monitoraggio degli indicatori è infatti fondamentale per la credibilità dell’operazione e per ottimizzare iniziative future.
Definisci gli indicatori chiave (KPI) già nelle prime fasi della pianificazione: emissioni, consumi energetici, produzione di rifiuti, inclusività, accessibilità. Pubblica inoltre un report o un bilancio finale di sostenibilità: è un ottimo strumento per comunicare i risultati e valorizzare l’investimento. Come nel caso del calcolo dell’impronta di carbonio, inoltre, questo tipo di monitoraggio deve essere effettuato in relazione all’intera attività produttiva e non solo nell’ambito di eventi specifici.
Organizza il tuo evento sostenibile
Affidarsi solo a soluzioni simboliche
Il greenwashing, come il diavolo del famoso proverbio, si nasconde nei dettagli. Scelte come l’uso di cannucce biodegradabili o badge in carta riciclata sono certamente positive, ma se non sono parte di un processo integrato rischiano di risultare una mera operazione di facciata, priva di vera efficacia. Un vero evento sostenibile si basa invece su un approccio sistemico, che coinvolga ogni fase dell’attività.
Evita quindi soluzioni estemporanee e privilegia una logica circolare: materiali riutilizzabili, allestimenti modulari, fornitori a basso impatto ambientale sempre e comunque. Ogni scelta dovrà essere parte di una visione più ampia e coerente. Il pubblico premia la coerenza e i risultati, non le intenzioni.
La sostenibilità non è un’opzione: è un dovere
Organizzare un evento green oggi richiede molto più che buone intenzioni. Servono competenza, rigore e trasparenza. Evitare questi 5 errori ti aiuterà ad avvicinarti all’obiettivo e ad allinearti con i migliori standard internazionali. Calcolo delle emissioni, certificazioni, auditing e strategie CSR saranno le basi della credibilità della tua azienda. E soprattutto, sono ciò che il pubblico — e il pianeta — si aspettano.